Sacrificetur!

Caro arciprete, se parli con Gesù,
diGlielo che non vado mai a messa,
che non assisto alla Sua esecuzione,
né alla magica transustanziazione.

Che un uomo io non mangio, crudo o arrosto,
perciò mi tenga in Paradiso un posto.
Ma come puoi pensar che un non violento
istituisse un simil sacramento?

Chi pensò mai ad orfici misteri?
Gli apostoli non furono sinceri.
Siccome un'altra quella Cena fu:
quanto migliore il mio del tuo Gesù!

Di Salomé sul letto Lui saliva,
e Màritza amava[1]e Maddalena
ch 'era sua sposa[2], e in bocca la baciava
davanti a Pietro che s'ingelosiva[3].

Pieni di Vita, quando ci si unisce,
pieni di Male, quando si è divisi.
I Suoi misteri sol a chi capisce,
sol nello Spirto a quelli circoncisi[4].
  
Bevve Tomaso al fonte ribollente,
sol a lui dette, a parte, tre parole,
che non rivela a chi saper le vuole:
non lo lapiderà, così, la gente[5].

Per vostra colpa in errore cadrete
se digiunate, e certo condannate
l'anime vostre se elemosinate.
Soffre lo Spirito se pregherete[6].

Si allontani Màritza da noi,
le donne non son degne della Vita[7].
Sei sempre tu, sì, Pietro, che non vuoi
vicino a Lui le donne, e hai tradita

la Sua predicazione. Sulle spine
non si possono grappoli raccogliere.
Se un cieco un cieco guida, alla fine,
nel fosso entrambi avranno da procombere.

Lorenza Franco
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[1] cfr. Il V Vangelo di Tomaso Didimo
[2] cfr. I Vangeli apocrifi. Il celibato era proibito.
[3] Idem
[4] cfr. Il V Vangelo
[5] Idem
[6] Idem
[7] Idem, parole di Pietro.

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