Le gioie di Bacco

Perle rubino
sulla mia lingua
mutano il verbo
in una rima

Fremer di pori
sedotti dal nettare

strega la mente
incanta l’olfatto

Fiorisce su tavole
il silenzio è distratto
anch’esso rapito, insidiato,
ostaggio

d’un fiore in amore
colto dal sole

sangue di Bacco
soave delizia

Ride l’amico
ospite allegro
appagato nei sensi
calice al cielo

danzando ringrazia
gli dei di quel viaggio

socchiude la porta
e un tiepido fiato

riscalda la brina
rischiara l’aurora

“L’inverno io domo
senza catene
un sorso alla vita
a dissipar le pene!”

Monica Iacobbe