Sei nobile e mi sfoggi due cognomi;
illustri sian pur stati i tuoi antenati...
Al massimo, i' m'intendo di pronomi,
e i morti ai vivi non vorrei legati.

Rampante hai sullo stemma un nero gatto,
io, di cognomi, ne ho cambiati quattro:
il primo[1] me lo diede l'impiegato
dell'anagrafe. A un anno mia madre
mi riconobbe[2], a cinque anche mio padre[3].
 
E' alla fine, un marito arrivato[4].
Sol grazie agli avi tuoi tu sei contessa,
e forse pensi che sia un grande onore,
 
ma se, quel che nobilita, è il dolore,
al tuo confronto io sono principessa.

 

Lorenza Franco

 

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[1] Nemoli
[2] Zamboni
[3] Franco
[4] Bonomo