Verran per gli altri Estate, Autunno, Inverno,
sempre sorriderà a te Primavera.
Rubato hai agli dei il segreto eterno
che ignora il crepuscolo e la sera.
Prima quartina apocrifo 171 da “ I Sonetti di W. Shakespeare, tradotti e interpretati da Lorenza Franco”, Ed. La Vita Felice, 2000
.
Dove andrò a leccarmi le ferite
di questa vita che m'ha preso in giro,
che trascorsi nel pianto e nel sospiro,
gioie intraviste e subito appassite?
Non mi recò ingiustizie la Natura,
mi dié salute, aspetto, intelligenza,
né mi pesò mai molto l'indigenza;
solo la Sorte fu con me assai dura.
I condizionamenti culturali
hanno gran presa su chi è senza amore.
Accumular ti fanno error su errore,
ti obbligano a scelte innaturali.
Il tuo nemico è lì, ti sta vicino,
la lacrima ti asciuga che ha spremuto;
se proprio a lui vai a chiedere aiuto,
come cambiare il tuo triste destino?
Avevi la scintilla, in te, del vero,
ma invano il tuo corpo ti parlava,
il suo messaggio sempre naufragava,
e t'inghiottiva l'errato sentiero.
Ora inguaribili lacerazioni
non dan futuro a chi non ha un passato,
a chi a un falso dovere fu inchiodato,
e non seppe affrontar le aberrazioni.
Lorenza Franco