Strega!

Otto milioni e mezzo, o più, di volte,

io sono stata già bruciata viva1.

Se m'accosto a una chiesa, ecco m'arriva,

l'urlo angoscioso di vite sconvolte.

Figlia, la religion, della paura,

madre diviene della crudeltà.

Contro la donna sempre infierirà,

il suo pacifismo è un'impostura2.

Quelle che pregano, donne non sono,

sono soltanto dell'uomo colonie,

che le soggioga con mille fandonie,

sempre le obbliga a chieder perdono.

Capolavoro, lei, della Natura

- del maschio il ruolo è solo secondario,

il suo primato è falso e immaginario3 -

vien maledetta se non ha paura.

Se l'invidia dell'utero è meschina

causa aberranti di sostituzioni4,

solo maschili le generazioni,

figli non ne può aver la signorina,

che sarebbero figli di nessuno.

Persino nella carne infibulate,

oltre che nello spirito, pregate,

ma non sperate in aiuto alcuno.

Tacita Muta e voi, Pandora, Eva,

causa e principio foste di ogni male.

Per chi è un po' meno forte5, sempre vale

il dialettal proverbio che incombeva6.

Sempre sia maschio il sacrificatore7,

è femmina chi sull'altare sale8,

solo così si esorcizza il male.

Le donne sacerdoti? Quale orrore!

 

Tendo le mani a voi, vecchie o bambine9,

nel fuoco entro con voi su quella pira.

Del maschio sempre è furibonda l'ira,

e non si speri mai ch'abbia una fine.

Lorenza Franco

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1) Se la vittima sacrificale tradizionale si trasforma in sacrificatore, chi prenderà il suo posto? La persecuzione delle streghe iniziò molto tempo prima della Riforma ma, una volta tanto, non fu meno feroce nei paesi protestanti che in quelli cattolici.  Le streghe venivano normalmente scovate fra i membri più poveri della comunità. Solo quando non si credette più nell'inferno fu abolito il rogo, inteso a risparmiare il tormento eterno. La ferocia doveva pur avere una giustificazione. Cessò nei Paesi Bassi nel 1610, in Inghilterra nel 1647, con grande costernazione dei parroci che paventarono, con la scomparsa del capro espiatorio, l’avvento dell’ateismo.

2) Il Cristianesimo è una religione di guerra fin dai tempi di Costantino. Nemmeno S. Francesco si oppose alle Crociate. Il peggior nemico, e il più penalizzato, rimane comunque la Donna.

3)  Il vero capobranco sono sempre le femmine.

4) I maschi dell'Homo Sapiens, unico fra gli animali capace di ragionare per simboli, si sono costituiti femmine simboliche, spose dell'Unico Maschio, cioè Dio.

5) Di braccia, non certo di bacino o di mente. La femmina non deve conquistarsi la riproduzione combattendo contro le rivali.

6) Tüti li culpi iè del mè Toni. La donna non è gente.

7) Sacerdote = qui sacra facit, colui che sacrifica, cioè uccide impunemente.

8) O comunque un simbolo femminile: minori, schiavi, prigionieri di guerra, omosessuali.

9) Anche una bambina di otto anni (e quante altre?) fu bruciata come strega nella vicina Svizzera. 26 roghi di streghe in un sol giorno a Bormio.