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Verran per gli altri Estate, Autunno, Inverno, 
sempre sorriderà a te Primavera.
Rubato hai agli dei il segreto eterno
che ignora il crepuscolo e la sera.

Prima quartina apocrifo 171 da “ I Sonetti di W. Shakespeare,  tradotti e interpretati da Lorenza Franco”, Ed. La Vita Felice, 2000

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di Vini di Versi

Natale

Non nascer più, Gesù, su questa terra,
qui Ti festeggia sol chi ti vuol male[1].
Fa’ che sia questo l’ultimo Natale,
è proprio a Te che tutti fanno guerra. 

Tu Dio non fosti, no, ma un giovin buono,
che ogni istituzion volle abolire;
soltanto Giuda Ti riuscì a capire,
per la sua scelta ancor chiede perdono.
 
Dové pur farla. Nulla Tu salvavi,
solo l’Amore ti dovea esser legge.
Né riti né preghiere, fratellanza,
e i legami di sangue cancellavi. 

Ora, da Pietro, nessun Ti protegge:
più Ti tradì chi più ebbe fidanza.

Lorenza Franco

 

 

 

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[1] I cristiani festeggiano la nascita della vittima sacrificale. Signore, perdona a loro perché non sanno quel che si fanno!